Note Curatoriali

​

Project Space Fondazione Marta Czok Venice presenta la sua prima mostra interamente concepita per le sue vetrine. Curata da Jacek Ludwig Scarso, questa selezione di opere di Marta Czok è accessibile dall'esterno 24 ore su 24 e offre una prospettiva unica sull'idea del guardare dentro. Da scene domestiche a luoghi di lavoro affollati e paesaggi surreali, questi intimi mondi sono popolati da personaggi e dalle loro storie, nello stile caratteristico di Marta Czok, allo stesso tempo giocoso ed evocativo. La finestra, fisica o metaforica che sia, incarna il desiderio dello spettatore di sbirciare in altri mondi: un atto di curiosità, evasione e coinvolgimento con il reale e l'immaginario.

​

La selezione comprende dipinti di diversi periodi nell'opera di Marta Czok. Le tipiche case spaccate di Czok si aprono in quadri giocosi: proprio come potremmo guardare in una casa di bambole, siamo invitati a curiosare in ogni scena, deliziandoci in ogni storia, in ogni relazione tra i personaggi. La frenesia della casa può essere interpretata come simbolica qui, attingendo all'esperienza vissuta da Czok che cresce nella Londra degli anni '50 da una famiglia di rifugiati polacchi – guardare all'interno delle case delle persone divenne un'attività cruciale per comprendere un contesto sociale appena ritrovato e la comunità su cui questo era centrato. Per una bambina straniera, questo generava in Czok un senso di appartenenza, un sentirsi a casa.

​

Al contrario, le opere del ciclo Wunderkammer offrono un'interpretazione più surreale dello sbirciare. Volti misteriosi, che rispecchiano la nostra stessa posizione di spettatori, osservano segretamente scene criptiche: insetti, giocattoli e oggetti trovati popolano questi mondi sfuggenti, nel contempo fantastici e inquietanti.

 

Sei un collezionista d'arte? Questa particolare selezione di opere è disponibile anche per l'acquisto. Contattaci per saperne di più, con il modulo qui sotto o mandandoci un messaggio Whatsapp a:

+39 339 438 2094 (Italia)

+44 796 797 1864 (International)

​​